Un quaderno blu, una stella, Davide
Io e Ilenia abbiamo una cosa in comune: siamo diventate grandi parlando con papà che non ci sono più.
Quante volte, quando muore qualcuno, smettiamo di parlarne, come se morisse due volte, anche dai nostri ricordi?
La storia di Ilenia ci parla non solo di una persona che non c’è più - suo papà Rosario - ma anche di qualcuno che, invece, nella sua vita è entrato, Davide, proprio dando voce a quell’assenza.
“Sono diventata grande parlando con papà ogni volta che potevo”.
Quando ho letto le parole di Ilenia ho pensato a tutte le volte che, anch’io ho parlato col mio, di pàpà: al cimitero, in casa, dopo aver baciato per la prima volta un ragazzo, davanti a un aereo che non ero più sicura di voler prendere, quando ho fatto la scelta dell’università.
Che avrebbe detto, lui, se fosse stato con me?
La storia di Ilenia parla anche di un gelato alla zuppa inglese, di un incidente che non è mai stato chiarito e di un quaderno: di come, la scrittura è diventata per lei un modo per riconnettersi proprio con suo papà. Io e Ilenia ci siamo conosciute così, durante un corso di scrittura che ho tenuto per la Scuola Holden, e che ripartirà a breve.
E tu, hai mai provato a prendere, come me e Ilenia, un quaderno e iniziare a scrivere a quella persona che manca?
Buona lettura,
Natalia
La storia di Ilenia
COSA E’ SUCCESSO
Ho perso il mio papà in un giorno soleggiato di maggio. Avevo sette anni.
Papà era un muratore e quel giorno doveva tornare a lavoro. Non so se nel 1999 le misure di sicurezza venivano adottate nel modo giusto. Forse una pietra gli è caduta addosso oppure si è trattato di una frana, o di una distrazione. Non è importante cosa sia andato storto. Spero che non abbia sofferto e che prima di chiudere gli occhi mi abbia pensata.
Quel giorno ho perso la persona che mi portava l’acqua quando di notte mi svegliavo e urlavo ‘’Papà, l’acqua!’’; il mio compagno dei giri in macchina di domenica e del giro in motorino a prendere l’acqua alla fontana del bosco. La persona che mi avrebbe accompagnata a qualsiasi altare del mondo
COSA MI HA AIUTATO
Un quaderno blu a quadretti piccoli. Ogni pagina iniziava sempre con un ‘’Caro Papà’’ e proseguiva con dei racconti su come avevo trascorso la giornata e cosa avevo imparato. In quei messaggi che gli scrivevo avevo trovato il mio primo modo di parlare con lui e di sentirlo vicino. E dopo che scrivevo, stavo meglio.
Le conversazioni con papà ad alta voce. Sono diventata grande conversando con lui ogni volta che potevo:
Ho conosciuto Davide quando avevo 18 anni. Insieme a lui ho capito che non avevo bisogno di isolarmi per parlare con papà, ma che avrei potuto farlo anche alla luce del sole, con chi volevo, anche con te oggi. Senza paura. Davide che aveva saputo riconoscermi davvero, ha preso il mio cuore e l'ha fatto parlare di papà. E da quel giorno non ha più smesso.
COSA HO IMPARATO
Non è una domanda a cui ho mai risposto prima d’ora. Ho imparato tante cose.
La morte può essere ‘’ridicolizzata’’. Scherzare su un avvenimento che ci fa soffrire, non significa sminuirlo, ma alleggerirlo.
Parlare con le persone è una pozione magica potentissima. Non con tutti, ma con le persone giuste. Chi sono le persone giuste? Lo capirai da solo perché ti sentirai improvvisamente pronto e al sicuro.
Io sono Ilenia Sgro e questa è la mia storia.
Per saperne di più e se vuoi contattarmi, mi trovi:
sul mio profilo Istagram: https://www.instagram.com/ileniasgro/
sul profilo LinkedIN: https://www.linkedin.com/in/ilenia-s-b91367172/
sul mio contatto Telegram: https://t.me/Ilenia_Sgro
Un abbraccio
Ilenia
Ps. Io sono Natalia Pazzaglia e sono la fondatrice di Lasae. Con me c’è Elena Viotto, che si prende cura del lavoro organizzativo e visuale (e delle grafiche di questa newsletter). Con Lasae vogliamo fornire strumenti per attraversare la transizione che la perdita di una persona cara comporta.
Ti va di aiutarci? Stiamo raccogliendo storie per i prossimi contenuti! Se vuoi condividere la tua, mandaci una mail con la tua storia all'indirizzo progetto.lasae@gmail.com. Può essere la storia di chi ha affrontato, si prepara ad affrontare o accompagna qualcuno che sta vivendo una perdita.
E se questa newsletter ti è piaciuta e pensi possa essere utile a qualcun’altro, condividila!