Essere chiamati all’eredità

Che eredità ci lascia una persona cara che se ne va? Cosa significa "aprire la successione"? Cosa dovremmo sapere?

Ieri mia mamma avrebbe compiuto settantasei anni. Era nata il giorno della presa della Bastiglia, se ne vantava come sapeva fare lei: con stile. In quella data tornava il suo amore per la Francia, nel suo nome – Maria Vittoria - ricordi di regine.

L’anno scorso l’ho festeggiata a Bolsena, sul lago, a casa. Quest’anno, da Londra, mi sono domandata cosa avrei potuto fare per ricordare lei.

Cosa ci lasciano le persone che se ne vanno?

Che eredità resta?

Ieri il ricordo di mia mamma mi ha portata in mezzo alla bellezza, dentro cose non necessariamente complicate, ma fatte con cura. Ho iniziato con una buona colazione, “il pasto più importante della giornata”, come diceva lei: caffè e latte, pane, burro, marmellata, succo d’arancia. Ci ho aggiunto un piccolo premio, da una pasticceria adocchiata giorni fa: polenta cake al limone e ai fiori di sanbuco. Me l’hanno servita in un piattino di porcellana con una bordura azzurro intenso e fiorellini dorati. Poi sono andata a Hampstead Heath: “Vacci Nat, a guardare i grattacieli di fronte a papere e laghetti” mi avevano detto due amiche.  Così mi sono ritrovata in un viale alberato, in giardini a perdita d’occhio, davanti a case vittoriane immerse nel verde, la city sullo sfondo.

Ho adocchiato un tavolinetto da esterno, bianco di ghisa: quattro seggiole di fronte all’acqua, all’ombra di un pergolato. “Chissà come ci si sarebbe messa a ricamare, o a leggersi una delle sue riviste, di moda o arredamento, la mamma”.

Nei laghetti si può fare il bagno, ma bisogna prenotare: ci sono riuscita, last minute. Ho sguazzato intravedendo ninfee e un airone grigio: mia mamma avrebbe disapprovato, ma, da brava erede, scelgo come accettare quello che mi ha lasciato, e come farne uso.

La sera io e una delle mie migliori amiche siamo andate a cena: ci siamo ritrovate con due Martini davanti a pollo speziato, spigola al ginger e riso jasmine. In sottofondo musica francese.

Cosa mi ha lasciato, in fondo, mia mamma?

Oltre all’amore per la bellezza, a un’eleganza che non avrò mai, a una passione tormentata per la lingua francese, mi ha lasciato tante altre cose, materiali: sono stata fortunata.

Eppure, quest’eredità che va a braccetto con la successione ha significato per me mesi di documenti e burocrazia: ho pianto di frustrazione e riempito quaderni di rabbia. Mi sarebbe piaciuto saperne di più, e prima, avere qualcuno come l’avvocato Alberto Agnelli che mi spiegasse chiaramente tutto quello che sarebbe successo.

Meglio tardi che mai: me lo sono fatta spiegare adesso, e questo video lo racconta in dodici minuti di “alfabetizzazione” su cosa significa essere chiamati all’eredità, cosa vuol dire accettarla o meno, quali sono gli atti di gestione espliciti e non, cosa è “la legittima”, che significa cautelarsi e optare per un’accettazione “con beneficio d’inventario”. Sono argomenti difficili, da penna e quaderno di appunti: per sintetizzare le informazioni più importanti abbiamo preparato un pdf riassuntivo: per riceverlo iscriviti alla newsletter, o, se già lo sei, clicca qui.

Speriamo che questo breve viaggio tra testamenti e successioni ti sia utile. Se questa newsletter e il video ti sono piaciuti condividili!

Buon ascolto e buona visione :)

Natalia e tutto il team di Lasae

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